Oh oh, la Grecia quanto m’ha dato
Le cale coi ricci nello specchio cobalto
Gli scogli neri i muri bianchi l’edera sarà
Smeralda e calda
Ti voglio bene biondina mia trovata a ferragosto
Senti il fumo di pini in brace,
siamo prossimi alla mezza, gli elementi
hanno il vento a favore, come l’aria
di un motivo in bianco e nero
Un omicidio tiene banco e sottopelle
un brivido per un attimo di freddo:
temporale in piena estate.
La cronaca ne parla come parla
di una hit con i cori con i gridi
Biondina, fai un salto con me giù alla cala
vedrai, so fischiare, so picchiare
dritto nell’acqua, faccio buchi
che si chiudono dietro di me.
Sta a guardare, fatti bagnare.
Non ci sono treni nei dintorni,
niente occhi tra gli stecchi
dietro fronde solo noi, lontani.
Guardami e sorridimi
mi butto nel blu che è un cielo capovolto.
Guardami e buttati.
Guardami e grida.
Guardami e spegniti.
La cronaca dirà di te, ragazza
ma non saprà di me.
Oh oh, la Grecia quanto m’ha dato.
Conservo i ritagli biondina
ma non scordo, no no,
di quei tagli non mi scorderò
E’ una ballata poco rassicurante, questa.
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